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lunedì 18 maggio 2020

Dr. Nabil Antaki, da Aleppo: "I prezzi sono aumentati del 300% in 3 mesi!"


Sono Nabil Antaki, medico siriano, vivo ad Aleppo e sono cofondatore di un’associazione cristiana chiamata Maristi Blu.

Come si vive in Siria la crisi del coronavirus?
Per fortuna l’epidemia non ha toccato gravemente il paese; ci sono stati solo 47 (NDT: 59 oggi) casi registrati e nessuno ad Aleppo. Ma le autorità hanno adottato tutte le misure preventive necessarie per evitare altri casi. Questo ha imposto un coprifuoco, chiusura delle scuole e delle università, dei negozi, dei laboratori, delle fabbriche. 
Adesso siamo in una fase di riapertura visto che non ci sono stati altri casi.

Qual è la situazione politica ed economica in Siria attualmente?
Dalla metà di marzo c’è un cessate il fuoco generalizzato. Non si combatte più in Siria. Ma questa situazione di non-guerra non-pace è ancora più difficile da sopportare rispetto agli anni di guerra. 
Sul piano economico, sul piano dell’incertezza per il futuro, 
la situazione economica è disastrosa: l’infrastruttura del paese è stata distrutta al 60% dalla guerra. Ad Aleppo che era la capitale economica della Siria tutte le fabbriche sono state o incendiate o saccheggiate. 
Le sanzioni internazionali contro la Siria inoltre impediscono gli investimenti internazionali
L’economia andava già al rallentatore, ma adesso con la crisi del Covid c’è un’inflazione molto grave; i prezzi sono aumentati del 300% in tre mesi mentre i salari sono uguali a prima. 
Le persone si sono impoverite, stentano ad arrivare alla fine del mese.

Qual è la situazione dei cristiani in Siria?
Il numero di cristiani si è ridotto vertiginosamente. Prima della guerra c’erano due milioni di cristiani in Siria, dei vari riti, cattolico, ortodosso, protestante. Adesso siamo, al massimo, 500-600 mila. 
Aleppo era considerata la città cristiana, eravamo 200mila prima della guerra, adesso siamo solo poco più 30mila. 
La maggioranza dei cristiani ha lasciato il paese, è emigrata in Europa, Stati uniti, Canada. La nostra presenza in Siria è minacciata.

Qual è la sua preghiera per questa giornata dei cristiani d’Oriente?
Non ci sono solo i doni materiali ad aiutare, c’è anche la preghiera. 
Dal canto nostro preghiamo Dio perché rafforzi la fede dei cristiani in Francia, e preghiamo che mantenga la speranza nel cuore dei cristiani della Siria. 

Trascrizione dal francese  di Marinella Correggia
https://www.youtube.com/watch?v=z4yfcMUn7QU

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