Discorso di monsignor Jeanbart di Aleppo, il 13 luglio 2015, all'inaugurazione del movimento "Costruire per restare"
Costruire per
restare : non è una fraternità spirituale di devozione.
Non è una società di volontariato.
Non è un partito politico, questo movimento non ha alcuno scopo politico.
Non è una intrapresa commerciale.
Non è un salone letterario, né un club familiare.
Non è una società di volontariato.
Non è un partito politico, questo movimento non ha alcuno scopo politico.
Non è una intrapresa commerciale.
Non è un salone letterario, né un club familiare.
'Costruire per restare' è un movimento sociale, che ha per scopo quello di riunire tutti
coloro che hanno voluto restare sulla terra della patria e perseverare
attivamente in vista di una vita dignitosa per essi stessi e per altri loro compatrioti.
La sola condizione per
aderirvi è di avere la ferma e seria volontà di agire e di essere
convinti dell'importanza del nostro radicamento in questo caro paese,
patria dei nostri antenati e dei nostri avi, alla fonte delle
religioni e delle civilizzazioni.
È una decisione molto
difficile quella che ho preso. Il giorno in cui ho deciso di
lanciare questo movimento ho esitato a lungo, ma le circostanze
critiche che la Siria attraversa e il numero
sempre crescente di quelli che aspirano ad emigrare, mi hanno
costretto a fare questo passo.
Alcuni dicono :
cos'è dunque successo a questo arcivescovo che vuole sfidare il
destino e affrontare questa terribile tempesta con tanta ostinazione
e andando controcorrente ?
Sì, io so tutto ciò che si dice, o che potrà essere detto, così come non ignoro di
essere di fronte a un'enorme sfida, ma io so allo stesso tempo
che la nostra esistenza nella nostra amata Siria e la nostra
perseveranza sulla sua terra generosa è una questione cara ai nostri
cuori, così come è anche un sacro dovere :
-è un dovere patriottico e sociale
-è un dovere patrimoniale e familiare
-è un'eredità culturale e patrimoniale inestimabile che ci è stata affidata, e che ci terrà alti tra gli uomini di lettere e di saggezza
-è infine un dovere religioso per eccellenza, una chiamata divina alla testimonianza cristiana.
-è un dovere patriottico e sociale
-è un dovere patrimoniale e familiare
-è un'eredità culturale e patrimoniale inestimabile che ci è stata affidata, e che ci terrà alti tra gli uomini di lettere e di saggezza
-è infine un dovere religioso per eccellenza, una chiamata divina alla testimonianza cristiana.
È proprio
quest'ultimo dovere che mi spinge ad impegnarmi e a lavorare, perché la nostra esistenza in Siria è un omaggio di fedeltà a Cristo,
agli apostoli e a San Paolo apostolo delle nazioni, che ha visto la
luce della fede sulla nostra terra. È una testimonianza di fedeltà
ai nostri antenati e ai milioni di martiri che si sono sacrificati
perché noi vivessimo, che hanno versato il loro sangue puro e
prezioso su questa terra santa per la fedeltà al Cristo Salvatore.
Sono queste le ragioni
che mi hanno spinto ad ostinarmi, a pormi con fermezza per difendere la
nostra esistenza in questo magnifico paese che ha nutrito noi cristiani fin dalla nascita della Chiesa e fino a questo giorno. Di
fronte a questa realtà e tenendo conto di tutte queste considerazioni, io mi
sono trovato deciso ad andare avanti per compiere questo sacro
dovere, qualunque ne sia il prezzo.
-È un dovere di riconoscenza verso un paese tanto caro, in cui io sono nato
-E' un dovere di considerazione e di gratitudine verso i nostri padri e i nostri avi che hanno sacrificato tanto perché noi restassimo
-È un dovere di amore verso i nostri compatrioti che, se se ne andassero perderebbero questa patria, senza trovare nulla di equivalente, né in accoglienza non è in ricchezza
-È un dovere di riconoscenza verso Cristo che ha voluto che la sua Chiesa nascesse in Siria. Essa vi si è radicata e si è sviluppata, per 2000 anni, generosamente irrigata dal sangue di milioni di martiri che hanno reso sacro il suo suolo.
-È un dovere di riconoscenza verso un paese tanto caro, in cui io sono nato
-E' un dovere di considerazione e di gratitudine verso i nostri padri e i nostri avi che hanno sacrificato tanto perché noi restassimo
-È un dovere di amore verso i nostri compatrioti che, se se ne andassero perderebbero questa patria, senza trovare nulla di equivalente, né in accoglienza non è in ricchezza
-È un dovere di riconoscenza verso Cristo che ha voluto che la sua Chiesa nascesse in Siria. Essa vi si è radicata e si è sviluppata, per 2000 anni, generosamente irrigata dal sangue di milioni di martiri che hanno reso sacro il suo suolo.
27 luglio: memoria di san Simeone stilita - Aleppo |
Essa è
sopravvissuta fino ai nostri giorni sana e fortificata dai
baluardi dei suoi valori evangelici, costruiti dalle centinaia di
migliaia di santi che hanno benedetto il suo popolo ed insegnato alle
sue generazioni le virtù dell'onestà, dell'amore e i valori della
lealtà e della generosità.
E se io voglio essere leale verso quest'eredità che Dio ci ha affidato e che è la Chiesa nel nostro paese, io devo fare l'impossibile perché essa continui e fruttifichi là dove Dio ha voluto che essa fosse radicata, sul suolo benedetto della Siria.
Che il suo divino
potere la protegga e che la benevolenza e la protezione della nostra
tenera madre, la Vergine Maria, ci aiutino ad andare avanti
tranquilli e fiduciosi finchè dura la nostra vita.
(trad . OpS)
Vedi anche:
http://www.zenit.org/fr/articles/syrie-si-vous-nous-voulez-du-bien-aidez-nous-a-rester-chez-nous
http://www.churchinneed.org/site/PageServer?pagename=Archbisop_Jeanbart_Syria
(trad . OpS)
Vedi anche:
http://www.zenit.org/fr/articles/syrie-si-vous-nous-voulez-du-bien-aidez-nous-a-rester-chez-nous
http://www.churchinneed.org/site/PageServer?pagename=Archbisop_Jeanbart_Syria
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