Giubileo d'oro per Padre Daniel: AUGURI , DIO LA BENEDICA! |
da Mar
Yakub,
venerdì 11 luglio 2014
venerdì 11 luglio 2014
di
Padre Daniel
Quando nel 2011 la crisi è
iniziata in Siria, la stampa e i politici hanno subito presentato un' immagine chiara - anche troppo chiara – della situazione. Hanno
presentato la crisi Siriana in un trittico: la Siria era un ascesso
di dittatura, terrore e corruzione, che finalmente era scoppiato. In
seguito, la situazione è diventata drammatica perché le aspirazioni pacifiche della popolazione sono state schiacciate con violenza, e quello
causò l’inizio della guerra civile. L’Occidente con la sua 'grande' tradizione di democrazia e libertà si sentiva obbligato a sostenere
ed aiutare la popolazione Siriana, nel caso anche in modo militare.
Questa rappresentazione
non era nei fatti reale, ma era piuttosto una dissimulazione volta a propagare la guerra. Ogni volta abbiamo ripetutamente dimostrato che :
“ la rivolta civile spontanea”, “una guerra civile”, “ribelli
moderati come i partigiani” non sono mai esistiti in Siria. Il beneamato e stimato Padre Frans van der Lugt s.j. di Homs, che è stato
assassinato, era un uomo moderato e modesto che si impegnava per i
bisognosi ed i poveri e che non era per niente interessato alla
politica. In una delle sue poche interviste egli ha dichiarato la stessa
cosa che abbiamo vissuto anche noi, cioè che fin dall’inizio c’erano
ribelli armati che sparavano sulla polizia.
La Siria era un stato
laico che prima della guerra non dava tanta attenzione alle libertà
individuali e politiche. Nonostante una classe dominante di ricchi,
c’era tuttavia un' uguaglianza tra gli abitanti in Siria. Uomini, donne,
indipendentemente dalla loro fede, erano in grado di rivestire ogni
carica. Il popolo era abbastanza benestante e viveva in grande armonia e c’era
una buona sicurezza pubblica. Dimenticare una preziosa video-camera
nell’aeroporto non era un problema in Siria: quando uno se ne ricordava, trovava la cosa dimenticata nello stesso posto dove l’aveva
lasciata. Una donna giovane che chiedeva indicazioni circa la strada nel mezzo della
notte non era per niente un problema. In Damasco, le porte delle
case erano aperte giorno e notte, come era anche l’abitudine nel
nostro monastero. Queste cose sono possibili a Bruxelles o in altre capitali di Europa?
La stampa e i politici,
invece, non hanno raccontato che la Siria, insieme con 4 altri
paesi, sono stati nominati subito dopo l’attacco di 9/11 alle Twin
Towers in New York, tra i 4 paesi da sovvertire (nonostante il fatto
che i presunti terroristi erano provenienti dall' Arabia Saudita, il
grande alleato del Sionismo Americano). Il vero “crimine” della
Siria era il fatto che la Siria non era sotto il dominio dell'occidente, ma
era invece un paese indipendente e sovrano. Inoltre, la Siria
possedeva grandi risorse di energia e aveva una posizione strategica
molto importante. Chi controlla la Siria, controlla tutto il
Medio-Oriente e possiede e distribuisce a volontà le fonti di
energia in oriente ed occidente. La Siria è vicina all’Iran e alla
Russia e anche alla Cina. Non vi sembrano motivi validi per le quali
i dominatori mondiali vogliono conquistare la Siria a tutti i costi ?
Capisci perché questi motivi reali sono tenuti nascosti al pubblico?
Nel frattempo la Siria è
stato massacrata e distrutta “con successo”, ma non è
stata sconfitta. Nonostante il fatto che i dominatori mondiali fossero al corrente di tanti difetti della Siria, essi non conoscevano il
potere mentale e l’unità del popolo Siriano. Il successo della
nuova costituzione con il suo sistema multi-partitico e delle sue prime elezioni presidenziali democratiche e libere sono diventati un
grandissimo stimolo. E' un' esplosione di patriottismo, con il quale
il popolo insieme con esercito, governo e presidente sono ancora
più motivati ad affrontare insieme il terrorismo internazionale.
E questo è il vero miracolo della Siria. Un piccolo paese con tanti difetti, mancanze e debolezze ha, per la prima volta ai nostri tempi, potuto resistere in modo concorde ai potenti dominatori occidentali con i loro alleati e ad un afflusso illimitato di gruppi di terroristi specializzati e armati. La Siria resisterà, come abbiamo potuto presumere fin dall’inizio.
E questo è il vero miracolo della Siria. Un piccolo paese con tanti difetti, mancanze e debolezze ha, per la prima volta ai nostri tempi, potuto resistere in modo concorde ai potenti dominatori occidentali con i loro alleati e ad un afflusso illimitato di gruppi di terroristi specializzati e armati. La Siria resisterà, come abbiamo potuto presumere fin dall’inizio.
COMUNICATO UFFICIALE DEL CALIFFO: per i cristiani di Mosul tre alternative: o conversione, o dhimmitudine, o la spada |
Per fortuna nel frattempo
si sono aperti gli occhi a tanti. Ma purtroppo non a tutti, neanche
nelle Fiandre. Qualche presunto specialista del Medio-Oriente,
continua con la vecchia propaganda di guerra di 3 anni fa, senza
nessuna ricognizione della realtà e questo anche a nome di organizzazioni della chiesa. Incomprensibile e soprattutto
inaccettabile.
Basta con il sostegno esterno a gruppi combattenti
stranieri, perché sono già stati uccisi troppi civili innocenti
sotto il manto ipocrita dell' “aiuto” o “sostegno”.
Vergogna per
questa dissimulazione e vergogna a tutti questi sostenitori della
dissimulazione! Invece riconoscete la vera grazia del popolo siriano che
fino adesso ha difeso la sua sovranità in grande concordia e che ha
scelto/determinato il proprio futuro. Smettete di imporre in modo
brutale la vostra presunta democrazia.
Smascherare gli assassini
e le loro menzogne: è questo il modo di mostrare solidarietà con le vittime innocenti in questa guerra schifosa. Yes, You Can!
Riconciliazione e aiuto umanitario
Ogni settimana è la stessa cosa, ogni volta in un altro modo. Secondo la dichiarazione del 30 giugno di un' associazione dei diritti umani a New York ci sono sempre più ragazzi (molti minori di 15 anni) che sono impiegati dai gruppi ribelli dell’ISIS, dell’Esercito Libero e da tutti gli altri gruppi di ribelli. Comunque, per voi fa una differenza se la vostra famiglia è stata assassinata dagli uomini dello Stato Islamico o dai cosiddetti “ribelli moderati” o dagli “attivisti pacifici”?
Nel frattempo uccidono soprattutto cristiani e alawiti insieme con soldati dell'esercito regolare. E sono esattamente in gran parte i cristiani che hanno costruito la società in Siria e Iraq. L’ arcivescovo Caldeo di Kirkuk teme adesso per la fine della cristianità in Iraq “come nella Turchia, Arabia Saudita, Nord Africa e anche Libano”.
A livello umanitario noi
continuiamo ad impegnarci per due movimenti che sono stati fondati da
madre Agnes-Mariam e per i quali ha rischiato la sua vita. Un
movimento si chiama Mussalaha o 'riconciliazione nazionale'. Dopo la
guerra e anche già adesso, il più importante compito sarà di
mirare ad una ricostruzione accettabile per tutti. Durante la
seconda guerra mondiale, c’era nel mio paese natale nelle Fiandre una piccola fabbrica di un uomo giusto e generoso. Dopo la guerra
qualcuno ha pensato ingiustamente di condannarlo per presunta
collaborazione con i Tedeschi e hanno svuotato la sua casa e distrutto
tutti i suoi mobili. In seguito questo uomo giusto e sociale ha detto
di essere stato più afflitto dalla vendetta ingiusta del suo popolo
che dalla distruzione della sua fabbrica da parte dei Tedeschi. Infatti, è quello che dobbiamo evitare a tutti costi e perciò dobbiamo già abbracciare
la Mussalaha oggi in Siria. Questo non è solo un compito dei cristiani ma di tutta la gente di buona volontà.
Inoltre, la madre Agnes-Miriam
ha fondato, avendo come base questo monastero, soprattutto per la regione
di Qalamoun e Damasco un Humanitarian
Assistance Team, che abbiamo già descritto
come il gruppo dei “12 apostoli”.
Essi viaggiano ogni giorno in tutta la regione per aiutare i più bisognosi, non importa che fede professano. Sulla strada ci sono tanti edifici rovinati dove i cecchini si nascondono e tirano a casaccio sulle macchine che passano. Fino adesso questo uomini ardenti sono stati protetti grazie alla forza delle loro preghiere.
Essi viaggiano ogni giorno in tutta la regione per aiutare i più bisognosi, non importa che fede professano. Sulla strada ci sono tanti edifici rovinati dove i cecchini si nascondono e tirano a casaccio sulle macchine che passano. Fino adesso questo uomini ardenti sono stati protetti grazie alla forza delle loro preghiere.
Qui segue qualche loro
testimonianza:
In Damasco tutti i ricchi
sono già partiti da tanto tempo. La classe media e i poveri sono
rimasti, ma sono diventati veramente molto poveri. I nostri volontari
hanno raccontato che in Damasco i terroristi sparano fino a 70
“bombe cecene” al giorno. Nessuno sa se egli stesso sarà colpito
o no. Adesso fortunatamente questi cecchini hanno diminuito i loro
tiri e l’esercito ha sempre più controllo. A causa di questi attacchi, tanti abitanti di Damasco sono fuggiti verso il Belgio, la
Germania , la Svizzera o altri paesi. Questi Siriani fuggiti in
altri paesi vorrebbero già ritornare nel loro paese. L’uccidere, il
distruggere e il saccheggiare in Siria ha naturalmente causato un’
atmosfera di insicurezza per la popolazione, che prima non esisteva
per niente. Adesso uomini che prima convivevano in grande pace cominciano a non fidarsi più degli altri. Per di più la vita in
Damasco è diventata molto cara. Tanti famiglie hanno perso i loro
beneamati che sono stati massacrati o rapiti. Ci sono tanti malati e
handicappati. Durante l’assedio dei terroristi, tanta gente ha
mangiato erba selvatica per sopravvivere.
A causa della guerra, i cristiani sono amareggiati, altri sono diventati ancora più ardenti nella fede. Maloula, il villaggio cristiano unico con la sua ricca tradizione Aramaica e dove si parla la lingua di Gesù, è completamente distrutta e incenerita. Gli abitanti sono fuggiti a Damasco dove questo poveracci trovano un po’ di aiuto basilare. Anche le suore sono partite. Il monastero di San Sergio, un soldato romano martire che fu costruito nel IV secolo sui resti di un antico tempio di Apollo, è stato distrutto come anche il monastero di Santa Tecla, discepola di San Paolo. La distruzione di Maloula è un pugnale che trafigge il cuore di tutta la cristianità.
La situazione è completamente differente nel villaggio di Seydnaya, dove i giovani dall' inizio si sono organizzati per la difesa del loro villaggio e dove tutti sono stati coinvolti per aiutare i paesani bisognosi. In Seydnaya si trova anche la più grande statua del mondo di Gesù Cristo.
Nel frattempo si stanno organizzando ufficialmente per poter ricostruire Maloula.
A causa della guerra, i cristiani sono amareggiati, altri sono diventati ancora più ardenti nella fede. Maloula, il villaggio cristiano unico con la sua ricca tradizione Aramaica e dove si parla la lingua di Gesù, è completamente distrutta e incenerita. Gli abitanti sono fuggiti a Damasco dove questo poveracci trovano un po’ di aiuto basilare. Anche le suore sono partite. Il monastero di San Sergio, un soldato romano martire che fu costruito nel IV secolo sui resti di un antico tempio di Apollo, è stato distrutto come anche il monastero di Santa Tecla, discepola di San Paolo. La distruzione di Maloula è un pugnale che trafigge il cuore di tutta la cristianità.
La situazione è completamente differente nel villaggio di Seydnaya, dove i giovani dall' inizio si sono organizzati per la difesa del loro villaggio e dove tutti sono stati coinvolti per aiutare i paesani bisognosi. In Seydnaya si trova anche la più grande statua del mondo di Gesù Cristo.
Nel frattempo si stanno organizzando ufficialmente per poter ricostruire Maloula.
Non c’è solo la povertà
materiale, ma anche la vita morale paralizzata. I valori morali
solidi come il rispetto per la vita umana, per la fedeltà coniugale e
per la famiglia hanno perso tanto. Prima quando io viaggiavo dall'aeroporto di Bruxelles a Damasco si vedeva subito la differenza: in
Zaventem (Bruxelles) la gente formava un caos di formiche solitarie, qualche
volta erano due e molto raramente si vedeva una famiglia. Nell' aeroporto di
Damasco invece si vedevano soprattutto grandi famiglie che venivano a ricevere un membro della famiglia: un giovanotto portava la vecchia
mamma o papà in carrozzella, giovani donne portavano i loro piccoli
in braccio, c’era un gruppo di uomini e anche handicappati… tutta
una grande famiglia. Brigate di assassini hanno colpito tante
famiglie felici al loro cuore. Nel mondo arabo hanno chiamato tante
ragazze per fare il loro “dovere religioso” di compiacere i ribelli
in Siria come premio e incoraggiamento per loro atrocità. Quanti
orfani anonimi saranno rimasti in Siria?
Dovremo
prepararci, non solo per la ricostruzione materiale del paese, ma
ancora di più per la riparazione e risurrezione morale. Come dice
il nostro gruppo di volontari: Probabilmente
sorgerà una altra guerra dopo questa guerra!
Di cuore,
P. Daniel
(Traduzione dal fiammingo di A. Wilking)
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