Damasco, 8 marzo 2025
Nei giorni scorsi la Siria è stata teatro di una pericolosa escalation di violenza, di torture e omicidi, che ha portato ad attacchi contro civili innocenti, tra cui donne e bambini, oltre ad attacchi ad abitazioni nel loro carattere di inviolabilità e di furti di merci, in scene che riflettono l'entità della sofferenza che subisce il popolo siriano.
Le Chiese cristiane, oltre a condannare fermamente ogni violazione della pace civile, denunciano e respingono i massacri di cittadini innocenti e sottolineano la necessità di porre fine a questi orribili atti contrari a tutti i valori umani e morali.
Le Chiese chiedono inoltre di accelerare l’attuazione di condizioni adeguate per giungere alla riconciliazione nazionale nel popolo siriano e di operare per garantire un clima che consenta la transizione verso uno Stato rispettoso di tutti i suoi cittadini e istituisca una società basata su una cittadinanza paritaria e su un vero partenariato, lontano dalla logica della vendetta e della esclusione.
Allo stesso tempo, sottolineano l'unità del territorio siriano, rifiutando ogni tentativo di dividerlo.
Le Chiese chiedono a tutte le parti coinvolte in Siria di assumersi la responsabilità di porre fine al ciclo della violenza e cercare soluzioni pacifiche che preservino la dignità umana e proteggano l'unità del paese.
Preghiamo Dio affinché protegga la Siria e il suo popolo e affinché la pace regni su tutto il suo territorio.
Giovanni X
Patriarca di Antiochia e tutti i greci ortodossi orientali
Ignazio Aphrem II
Patriarca di Antiochia e di tutto l'Oriente della Chiesa ortodossa siriana e leader supremo della Chiesa Universale ortodossa Siriana