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domenica 5 aprile 2020

I due fronti della Siria: Guerra e COVID19

Nonostante nove anni di feroce guerra alla Siria e sotto terribili sanzioni, la Camera dell'Industria di Aleppo ha lanciato un'iniziativa con gli artigiani e industriali locali, per affrontare la pandemia Corona producendo ventilatori completamente autoprodotti in tempo record e con i pochi strumenti disponibili sotto le ingiuste sanzioni economiche ... Speriamo presto il completamento della produzione e la validazione medica del ventilatore. Fonte: deputato Fares Shehabi
 Il Ministero della Salute ha annunciato oggi 5 aprile che tre nuovi casi di coronavirus sono stati registrati in Siria, portando il numero a 19 nel paese.

di Afraa Dagher
3 aprile 2020
trad. Gb.P. per OraproSiria

La Siria sta affrontando una guerra come nessun altro Paese. È sotto assedio dal marzo 2011; assedio progettato dal mondo occidentale che ha appoggiato i jihadisti all'interno del Paese, jihadisti che i media occidentali hanno poi avvalorato come "ribelli". Nella fase successiva della guerra, la stessa "coalizione" occidentale entrò in Siria con il pretesto di combattere l'ISIS, quegli stessi terroristi che l'Occidente aveva organizzato e sostenuto per così tanto tempo. La verità, tuttavia, era che, quando i gruppi terroristici che l'Occidente aveva inviato in Siria non fossero in grado di distruggere il Paese sarebbero state necessarie forze esterne, e quelle esterne erano gli stessi Paesi occidentali.

I mercenari terroristi sono però riusciti a raggiungere due obiettivi per l'Occidente: il primo è stato quello di portare il caos nel sistema politico siriano del secolarismo, nella eccellenza del comparto scientifico e nello sviluppo sia economico che militare del Paese. Il secondo era dare ai Paesi occidentali il pretesto per dispiegare le loro truppe in Siria. Ciò è stato realizzato distruggendo infrastrutture, le fabbriche di medicinali, bombardando e assassinando scienziati, sconvolgendo e distruggendo le università e le scuole. Nessuna struttura è sfuggita alle bombe dei terroristi successivamente seguite da attacchi aerei sia della "coalizione" dei Paesi occidentali che a volte di Israele. Il nostro Paese ha vissuto il periodo peggiore di attentati suicidi, attacchi terroristici, cinture esplosive o attentati automobilistici contro le scuole e l'assassinio di bambini. Ad esempio, la scuola elementare Ekrima di Homs è stata bombardata due volte nel 2014. L'Università di Damasco è stata anch'essa bersaglio dei terroristi e gli attentati che vi si verificarono produssero molte vittime. L'Università di Lattakia e la vicina fermata dell'autobus hanno visto molte persone uccise perché era previsto che gli attacchi si svolgessero nelle ore di punta. Molti dei corpi non furono mai identificati. Anche a Tartus, ci furono attentati suicidi.

Tutto ciò si è aggiunto alle mine terrestri lasciate dai terroristi su tanta parte dei territori.

Una delle vittime più recenti e di alto profilo è stata la reporter araba Wafaa Shabrouni, che ora sta ricevendo le sue cure mediche a Mosca.

È difficile contare il numero di volte in cui siamo stati minacciati di bombardamenti da parte degli Stati Uniti, che hanno comunque bombardato il nostro popolo a Raqqa e le posizioni del nostro esercito in Deir el Zour per fornire supporto ai terroristi ogni volta che abbiamo liberato la nostra terra da quei cannibali e selvaggi.

Ricordo quando ci fu un attacco alla mia città nel settembre del 2018. Era guidato da Israele che bombardò tutti gli istituti di ricerca nell'area. A meno che non l'abbiate vissuto, non potete immaginare la sensazione che si prova quando il vostro cielo è pieno di aerei da guerra nemici e le vostre coste sono fiancheggiate da navi nemiche. Io ero un adulto, ovviamente, e non riesco a immaginare come debba essere stato viverlo per un bambino.

È impossibile contare la quantità di persone che sono state cambiate per sempre da questa guerra diventando amputati, disabili o ciechi. Quelli sono i fortunati che sono sopravvissuti. Dobbiamo anche tenere a mente le persone che hanno perso la casa e la propria attività.

Durante tutta questa guerra, i terroristi occidentali hanno preso di mira stazioni idriche ed elettriche che possono (e hanno) portato a malattie, come sta accadendo nello Yemen.

Pur attraversando tutto questo, grazie al grande sforzo del nostro governo e ai grandi sacrifici dei nostri soldati, la vita andava avanti nelle scuole e nelle università, come nei nostri ospedali. Il trattamento del cancro è stato sempre fornito gratuitamente. Come saprete, i terroristi hanno anche bombardato la struttura di trattamento del cancro di Albairon. Per fortuna, all'epoca non c'era nessuna pandemia.

E come ha reagito l'Occidente a tutto ciò? Sanzioni. Sanzioni contro le stesse persone che stavano già soffrendo.

Dopo nove anni di guerra e sanzioni, la Siria sta ora tentando di difendersi da un altro nemico, questa volta sotto forma di pandemia di Coronavirus. Siamo tutti grati, ovviamente, che la Siria non sia stata il luogo da cui è nato questo virus. Se lo fosse stato, l'Occidente avrebbe senz'altro usato il pretesto dell'origine del virus come scusa per bombardare ancora una volta la Siria, questa volta per salvare il mondo.

Riparazione delle condutture idriche che alimentano
la città di Hassaké, da 4 giorni senz'acqua a seguito
delle incessanti aggressioni turche
Ora tutto ciò fa venire in mente una domanda per la "comunità mondiale" e in particolare per il mondo occidentale. Perché non vi vergognate dei vostri doppi standard mentre fate finta di preoccuparvi della vita umana per quanto riguarda il Coronavirus ma non quando bombardate civili innocenti in Siria o distruggete la vita di milioni di persone attraverso sanzioni e guerre? Perché non vi vergognate del vostro alleato, la Turchia, che taglia l'acqua ai siriani nella provincia di al-Hasaka nel bel mezzo di una campagna mondiale per la "pulizia profonda"? Perché non eliminare le sanzioni contro la Siria in modo che il Paese possa acquistare le medicine e le attrezzature tanto necessarie?

Per quanto riguarda il virus stesso, non so se si tratti o meno di una cospirazione. Non so se sia naturale o se si tratti di un'arma biologica diffusa dallo stesso Paese che ha usato una bomba nucleare su Hiroshima. Non ho intenzione di fingere di sapere quali sono le cause del Coronavirus o qual è la cura.
So che molti medici hanno affermato di averne paura e che la Siria sta seguendo il mondo nel prendere precauzioni. Ma devo affrettarmi a sottolineare che, anche durante la guerra, la Siria ha intrapreso molte campagne di pulizia per assicurarsi che le nostre strade e città fossero pulite al fine di proteggerci dalle malattie.

I nostri vicini, il Libano e la Turchia, tuttavia, hanno visto l'infiltrarsi di persone in Siria che sono state infettate dal Coronavirus. Allo stesso modo, la presenza di stranieri nei ranghi dei terroristi e delle forze armate statunitensi potrebbe avere un ruolo anche nella diffusione della malattia. Data la storia degli Stati Uniti nella regione e della stessa Siria, chi sarebbe sicuro di non avere a che fare con il virus? Ti fideresti di loro? Io certamente no.

Mentre i media occidentali stanno trasformando una macchina di propaganda dell'orrore sul virus, il pubblico occidentale dovrebbe almeno essere grato di poter dormire nel suo letto senza la minaccia di missili che piovono su di lui. Puoi andare a fare shopping e nessun attentatore suicida farà a pezzi il tuo corpo. Puoi almeno sentirti al sicuro nella tua casa. Noi non abbiamo questi lussi ma ora abbiamo anche il virus.

Non desidero che nessuno di voi sperimenti ciò che noi abbiamo vissuto negli ultimi nove anni. Meritate di dormire comodamente nei vostri letti di notte, liberi dal terrore. Ma anche noi avremmo questo diritto.

Nessuno di noi sa bene cosa c'è dietro questa pandemia, quanto sia grave, la causa o la cura, quindi dobbiamo essere tutti cauti. Mi congratulo con ogni medico e infermiere che lavora in prima linea, e con Russia e Cina per aver aiutato i Paesi che ne hanno bisogno in questo periodo. La guerra, tuttavia, è brutta e la politica estera occidentale dovrebbe provare una profonda vergogna per quelle nazioni che l'hanno sostenuta.

Spero che potremo essere tutti più uniti dopo la fine di questa crisi e spero che le nostre economie, tutte, risorgano presto. Spero che, quando tutto sarà finito, saremo più uniti e più legati gli uni agli altri.


Afraa Dagher è un'analista politica attualmente residente in Siria. Ha fatto numerose apparizioni sui media commentando lo stato attuale della situazione in Siria e la natura della crisi attuale. È apparsa su RT, PRESS TV ed è ospite regolare del programma radiofonico Truth on the Tracks dello scrittore Activist Post Brandon Turbeville. 
Il suo sito web è www.SyrianaAfrona.wordpress.com.