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venerdì 26 agosto 2016

"Stop all'assedio del popolo siriano! Abolite le sanzioni internazionali contro la Siria!", scrivono in un messaggio congiunto i Patriarchi d'Oriente

I tre Patriarchi residenti a Damasco, Sua Beatitudine John X, Patriarca greco-ortodosso di Antiochia e di tutto l’Est, Sua Beatitudine Gregorio III Laham, Patriarca melchita greco-cattolico di Antiochia e di tutto l’Est, Alessandria e Gerusalemme, e Sua Santità Mor Ignatius Aphrem II, Patriarca siriaco-ortodosso di Antiochia e di tutto l’Est e supremo Capo della Chiesa Ortodossa Siriaca Universale, hanno emesso il seguente appello alla Comunità internazionale chiedendo ai paesi potenti di fermare l’assedio e di abolire le sanzioni internazionali contro la Siria.


“Stop all’assedio del popolo siriano! Abolire le sanzioni internazionali contro la Siria”
Un Appello umanitario dai Patriarchi della Siria alla Coscienza Internazionale e ai Paesi coinvolti
Dall’inizio della crisi in Siria nel 2011, l’impatto delle sanzioni economiche e finanziarie sulla vita quotidiana dei cittadini siriani è aumentato. Ciò ha significato un carico enorme, che ha ingigantito la sofferenza del popolo siriano. Queste sanzioni rappresentano un altro aspetto della crisi e hanno comportato una maggiore pressione su individui, le istituzioni, le imprese e di conseguenza sull’intera popolazione.
L’assenza di nuovi investimenti e il divieto dei voli internazionali verso la Siria, così come la riduzione delle esportazioni verso il paese e l’inserimento di alcune imprese siriane nella lista nera del commercio internazionale, sono considerate misure economiche a favore dell’isolamento della Siria dalla comunità internazionale. Inoltre, la chiusura della maggior parte delle ambasciate dei paesi occidentali in Siria e la revoca dei loro dipendenti, limita le relazioni diplomatiche e l’interazione estera della Siria con altri paesi.
Oltretutto, il divieto delle transazioni bancarie internazionali con la Siria crea alle persone difficoltà finanziarie, impoverisce i cittadini, li minaccia nel loro sostentamento quotidiano e li priva della loro dignità umana. Come risultato, i prezzi dei generi di prima necessità sono aumentati a causa della diminuzione del valore della moneta locale e della sua diretta influenza sul potere d’acquisto. Questo ha avuto serie conseguenze su tutti i livelli della società siriana, ha influito su ogni aspetto della quotidianità e ha portato alla crescita di nuovi problemi sociali.
Anche se i principali obiettivi dell’imposizione delle sanzioni sono politici, esse hanno colpito soprattutto la vita del popolo siriano, in particolare dei più poveri e della classe lavoratrice, la cui capacità di sopperire ai propri bisogni quotidiani come cibo e cure mediche è fortemente colpita. Nonostante la risolutezza dimostrata dal popolo siriano di fronte alla crisi, la situazione sociale sta peggiorando e la povertà e la sofferenza sono in costante aumento.
Pertanto noi, i tre Patriarchi residenti a Damasco, dove sentiamo fortemente la sofferenza del popolo siriano, di qualunque religione e gruppo, alziamo le nostre voci in questo appello umanitario chiedendo la revoca delle sanzioni economiche imposte al popolo siriano, che resta attaccato alla propria patria e alla civiltà esistente da migliaia di anni.
Il nostro appello è un invito a prendere misure straordinarie e decisioni coraggiose, sagge e responsabili, che abbiano una dimensione umanitaria basata sulla Carta dei Diritti dell’Uomo e le altre Convenzioni internazionali, soprattutto al fine di abolire le sanzioni economiche contro la Siria.
In questo modo si darà una risposta alle aspirazioni dei cittadini che cercano di migliorare le proprie condizioni di vita, si aiuterà a rafforzare il loro attaccamento alla terra dei loro antenati e si contribuirà a ripristinare l’armonia tra tutti i cittadini. Allo stesso modo, si porrà un limite allo sfruttamento della miseria del popolo siriano da parte di gruppi che non vogliono il bene comune del Paese. Verrà anche facilitato il lavoro delle nostre organizzazioni umanitarie ed ecclesiastiche nel compito di assegnare gli aiuti umanitari, distribuire le medicine e le attrezzature mediche a chi ne ha bisogno in tutta la Siria.
Il nostro appello risuona con il desiderio di alcuni paesi e organizzazioni umanitarie di aiutare il popolo siriano, che soffre la gravità della crisi. La cessazione delle sanzioni contribuirà ad alleviare la sofferenza e ad affrontare le conseguenze della crisi.
Speriamo che la comunità internazionale risponda all’appello umanitario dei siriani: “Stop all’assedio del popolo siriano! Abolire le sanzioni internazionali contro la Siria e permettere a questa gente di vivere con dignità, che è un diritto fondamentale di tutti i popoli del mondo”.
Damasco, 23 agosto 2016
 John X, Patriarca greco-ortodosso
 Gregorius III, Patriarca melchita greco-cattolico
 Ignatius Aphrem II, Patriarca siriaco ortodosso

Per comprendere cosa sono di fatto le sanzioni alla Siria:


“Bisogna rivedere le sanzioni. Sarebbe bello se l’Italia spingesse affinché questo avvenga”, chiede Padre Firas Lutfi
http://www.occhidellaguerra.it/chi-prende-aleppo-vince-la-guerra/#