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giovedì 8 agosto 2013

Da una "Ginevra 2" dipende il futuro della Siria

FERMARE LA GUERRA CIVILE

A New York, il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, e il segretario generale Onu, Ban Ki-moon, si confronteranno sulla possibilità di convocare una Conferenza internazionale. 

Le speranze dell'arcivescovo melkita di Aleppo, Jean-Clément Jeanbart 


Damasco 6 agosto 13: è l' 11° attentato con autobomba subito dai civili nel quartiere cristiano di Jaramana






S.I.R.  Mercoledì 07 Agosto 2013
di Daniele Rocchi

La Siria sembra non trovare più spazio e titoli sulle prime pagine dei giornali. Le sue vicende, il sangue che continua a scorrere nel Paese, non fanno più notizia. Arrivano echi solo quando filtrano informazioni riguardanti la sorte di alcuni rapiti, come nel caso del giornalista italiano Domenico Quirico, inviato del quotidiano “La Stampa”, scomparso in Siria dal 9 aprile o più recentemente del padre gesuita, Paolo Dall’Oglio. Ma la piaga dei rapimenti in Siria è aperta e profonda e ne ha fatto le spese anche moltissima gente comune. Tra loro gli arcivescovi siro-ortodosso e greco-ortodosso di Aleppo, Yohanna Ibrahim e Paul Yazigi, rapiti in Siria lo scorso aprile. I due sarebbero vivi e tenuti prigionieri in territorio turco, secondo quanto riferito dal sito d’informazione al-Alam che riporta fonti locali di Aleppo che, a loro volta, citano fonti diplomatiche britanniche. La notizia, tuttavia, non trova conferme nella città siriana, come spiega al Sir monsignor Jean-Clément Jeanbart, arcivescovo melkita di Aleppo. “Abbiamo sentito queste voci, le abbiamo lette in alcuni blog e social network, ma non abbiamo certezze a riguardo e soprattutto conferme di nessun genere. E lo stesso vale per il padre gesuita Paolo dall’Oglio”. 

Ad Aleppo, come in altre città segnate dai combattimenti, intanto, la vita va avanti tra mille difficoltà. Ai problemi della sicurezza si sommano quelli provocati dalla crisi economica e sociale: “Qui ad Aleppo la situazione sembra tranquilla. La popolazione deve fare, però, i conti con l’aumento dei prezzi, la mancanza di lavoro, ma i prodotti si trovano. Il Governo sta sostenendo la distribuzione del pane e di altri alimenti e combustibili. La situazione è migliore di venti giorni fa. Fuori città, invece, proseguono i combattimenti e non sappiamo cosa ci aspetta per il futuro”.

Invasione straniera. Un futuro che appare sempre più nelle mani della diplomazia internazionale e sempre meno in quelle dei siriani. “Sono certo - dice l’arcivescovo melkita - che se le sorti del nostro Paese fossero nelle mani dei siriani oggi avremmo già raggiunto la pace. Purtroppo i ribelli sono in larga maggioranza stranieri, sono mercenari e jihadisti al soldo di Paesi arabi e anche occidentali. Nella sua storia la Siria ha subìto tante invasioni, ma nessuna di queste ha mai fatto danni così gravi come quella che stiamo subendo in questi ultimi due anni. Truppe straniere stanno distruggendo la Siria”.

Verso “Ginevra 2”? Sul piano diplomatico qualcosa sembra muoversi. 

Domani, 8 agosto, a New York, il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, incontrerà il segretario generale Onu, Ban Ki-moon. In agenda le prospettive per la convocazione della Conferenza internazionale “Ginevra 2” per trovare una soluzione al conflitto siriano. Lavrov discuterà con Ban Ki-moon sulle prospettive per una soluzione in Siria in vista della convocazione di una Conferenza internazionale e anche gli sviluppi della situazione in Medio Oriente. 
“Spero tanto riescano a organizzare questa ‘Ginevra 2’ - sottolinea monsignor Jeanbart -, sarebbe un’ottima cosa. Credo anche che alcuni Paesi non sono interessati a questa iniziativa. ‘Ginevra 2’ sarebbe un’ottima base di partenza per limitare il commercio di armi nel nostro Paese. Un commercio iniquo che, come Chiesa, abbiamo sempre denunciato. 
La Siria non ha bisogno di armi ma di pace e di riconciliazione. Chiediamo alla comunità internazionale di aiutarci a trovare strade percorribili di pace e non sentieri di guerra. Il popolo è disperato e pensa di lasciare la sua terra per trovare un futuro altrove e questo è un fatto drammatico. La Siria non deve spopolarsi della sua gente, sarebbe un gran disastro se accadesse. Come cristiani vogliamo restare in questa terra che ha visto la Chiesa nascere”. “Un passo deciso verso ‘Ginevra 2’ - conclude l’arcivescovo - darebbe un forte stimolo alla speranza e forza per guardare con più ottimismo a un futuro migliore”.

http://www.agensir.it/sir/documenti/2013/08/00267745_da_una_ginevra_2_dipende_il_futuro_della_.html

Auguri per Eid ul- Fitr

I saluti di Sua Beatitudine Gregorios per Eid ul-Fitr



Prot. 346/2013R
  Rabweh 8 ago 2013



Cari concittadini Musulmani !


Vi invio cordiali auguri di Eid ul -Fitr. Ci rallegriamo con voi mentre riflettiamo sui sublimi valori spirituali di questa festa, in particolare quello dell' abbandono alla volontà di Dio.

Stiamo soffrendo con voi e con tutti i nostri fratelli e sorelle Musulmani, specialmente quelli del mondo Arabo, di fronte a quelle situazioni tragiche che hanno colpito  nel vivo tutti i nostri cuori , dal momento che qualsiasi spargimento di sangue Arabo è il sangue dei figli e delle figlie di una stessa famiglia.

Stiamo pregando per la pace e la sicurezza e in particolare per l'unità del mondo Arabo e Musulmano.

Noi crediamo che questa unità è il fondamento per la pace e la prosperità nel mondo Arabo e Musulmano, e la purezza dell'Islam autentico, al fianco del quale abbiamo vissuto per 1434 [islamici] anni. 
Insieme abbiamo costruito una comune  società araba  Musulmano-Cristiana umana,  aperta 

Cari fratelli,
Noi crediamo che la divisione del mondo Arabo Musulmano è il vero pericolo per Musulmani e Arabi Cristiani e per l'Islam e il Cristianesimo. Questo è il vero pericolo per il nostro vivere insieme, la civiltà, la tradizione, il futuro, la missione e il ruolo nel nostro Oriente arabo e in tutto il mondo.

Ci congratuliamo con voi con tutto il cuore. Preghiamo per il compimento di una visione araba Musulmano-Cristiana condivisa, per un futuro migliore per le nostre nuove generazioni, e di soddisfare le aspirazioni, le grida e gli slogan della vera rivoluzione araba che scaturiscono dal desiderio di cercare di garantire una degna, miglior vita per i figli e le figlie di questo Oriente che è tanto caro a tutti noi.

I nostri migliori auguri per una felice festa, il nostro affetto e sincero augurio perchè la pace torni alla terra di pace!

+ Gregorios III

Patriarca di Antiochia e di tutto l'Oriente
di Alessandria e di Gerusalemme



The Crisis in Syria and the Humanitarian Aid Challenge

7 8 2013


The Crisis in Syria and the Humanitarian Aid Challenge
Ain Traz Meeting hosted by Melkite Greek Catholic Patriarch Gregorios III
1-2 August 2013