Dalla Siria all’Egitto, fino all’India, le prime reazioni all’elezione del Papa. Il nunzio a Damasco: “Abbiamo un nuovo punto di riferimento”.
Roma (AsiaNews) -
Le Chiese dell'Asia sono in festa per l'elezione del nuovo papa Francesco I. La notizia ha fatto il giro del continente asiatico, tanto che i maggior i quotidiani di tutti i Paesi aprono con la sua foto. D'altra parte il nuovo vescovo di Roma è stato, nel suo Paese d'origine, l'Argentina, anche ordinario per i riti orientali. AsiaNews ha raccolto alcune testimonianze.
P. Rafic Greiche, portavoce della Chiesa cattolica egiziana
Il nuovo Papa proviene da un Paese che ha vissuto la povertà e sono convinto che capirà i problemi e i bisogni dei poveri dei bisognosi del mondo, soprattutto in Africa e Asia.
Mons. Mario Zenari, Nunzio apostolico a Damasco (Siria)
In Siria ci siamo sentiti in queste settimane di sede vacante un po' sospesi, perché in questa situazione di guerra il Papa è sempre stato per noi un punto di riferimento. Lui è il Papa per un miliardo di cattolici, per tutti i cristiani e per tutto il mondo, quindi posso dire che qui in Siria la gente si sente parte di questa Chiesa cattolica universale. Penso sia stata però anche seguita da tutta la popolazione. Soprattutto in questi due anni di guerra civile il Papa è sempre stato ascoltato e seguito da tutti in questo Paese. Quando si tratta di ricostruire la riconciliazione e la pace gli occhi sono tutti puntati sul Papa, anche da parte di altre religioni. Adesso abbiamo un nuovo punto di riferimento e porteremo a lui le nostre attese, le preghiere e le sofferenze di tutta la popolazione siriana. Il card. Bergoglio è stato ordinario per i cattolici di rito orientale, quindi conosce bene la nostra realtà in Medio Oriente.
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Gli auguri del Patriarca Gregorios Laham al Santo Padre Francesco e l'invito a visitare presto la terra Santa per promuovere la riconciliazione del Medio Oriente
Il Patriarca Latino di Gerusalemme, Mons. Fouad Twal, con i suoi vicari, i sacerdoti, le comunità e i fedeli della Diocesi del Patriarcato Latino accolgono con tutto il cuore il nuovo Papa Francesco.
Come Chiesa Madre di Gerusalemme, gioiamo profondamente per l’elezione del nuovo Pastore della Chiesa cattolica, scelto dai cardinali in conclave, ma soprattutto dallo Spirito Santo. Benediciamo il Signore e lasciamo sgorgare dal nostro cuore un fervido “Deo gratias!”
Al nuovo Papa esprimiamo le nostre felicitazioni “Alf Mabrouk” con la nostra totale e completa adesione e al tempo stesso assicuriamo il nostro affetto e la nostra preghiera filiale.
La nostra comunione è profonda. Grazie in anticipo, Santo Padre, per tutto quello che farà per la Chiesa, per il mondo e per la sollecitudine pastorale che avrà per il nostro Patriarcato nel corso del Suo Pontificato. Ci auguriamo anche che possa continuare a lavorare per la pace e la giustizia in Medio Oriente, in particolare in Terra Santa. Fin d’ora Le assicuriamo che lavoreremo al Suo fianco, così come abbiamo fatto con i suoi predecessori, per favorire progressi concreti nel dialogo interreligioso nella nostra regione.
Carissimo Santo Padre, la Terra Santa attende con emozione e con impazienza di avere l’onore e la gioia di accoglierLa nella Terra in cui si è compiuta la salvezza. Sia il benvenuto: “Ahlan wa sahlan!”
http://it.lpj.org/2013/03/14/habemus-papam/