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lunedì 19 marzo 2012

CRISTIANI IN SIRIA: "È tempo di vivere il nostro compito e dare il nostro contributo, riappropriandoci della nostra dignità e della nostra identità"

Nunzio vaticano: Per la Chiesa in Siria è tempo di uscire all'attacco e non stare a guardare
di Bernardo Cervellera

In un'intervista con AsiaNews, mons. Mario Zenari, da tre anni nunzio a Damasco, descrive tutti gli elementi che compongono l'ingarbugliata matassa siriana. La profonda divisione fra sunniti e alawiti (sciiti) e l'odio che cresce. I cristiani troppo timidi devono impegnarsi a costruire una società dove vi sia rispetto per l'uomo e i suoi diritti, parità per le donne, uguaglianza fra tutti i cittadini, libertà religiosa e di coscienza. Essere in Siria è una missione. A Homs un sacerdote dialoga con i ribelli e con l'esercito per garantire aiuti ai poveri, salvare la vita degli abitanti, seppellire i morti che nessuno vuole toccare. In un anno di violenze sono stati uccisi almeno 800-900 bambini. La maggioranza è stata colpita in strada da sconosciuti cecchini. La Siria sta cambiando e non si torna indietro.
Damasco (AsiaNews) - "Questa è l'ora dei cristiani"; è iniziato "un nuovo processo storico in Siria" da cui non si torna indietro e "i cristiani non possono perdere questo appuntamento con la storia": parla in modo quasi concitato mons. Mario Zenari, da tre anni nunzio vaticano a Damasco, mentre ricorda l'impegno missionario dei cristiani, che è essere "come agnelli in mezzo ai lupi", ma con un'identità e un compito. Proprio perché in Siria il fossato fra le diverse componenti sociali si sta allargando sempre più, egli vede con urgenza che i cristiani escano nella società e costruiscano ponti di riconciliazione, difendendo i valori tipici della dottrina sociale detla Chiesa: dignità umana, rifiuto della violenza, uguaglianza fra uomo e donna, le libertà fondamentali, libertà di coscienza e di religione, la separazione fra religione e Stato. " È urgente - dice - uscire all'aperto, all'attacco e non stare a guardare". Mons. Zenari, 66 anni, racconta storie di ordinario eroismo di alcuni sacerdoti rimasti a Homs durante questo mese di bombardamenti e violenze. Partecipando alla commozione per la tragedia dei bambini belgi uccisi in un incidente stradale in Svizzera, ricorda che in Siria sono già stati uccisi 800-900 bambini, in maggioranza colpiti "alla testa e al cuore" da sconosciuti: "La loro uccisione è un'atrocità" ed è necessario che la comunità internazionale garantisca "giustizia a questi piccoli". Ecco l'intervista completa che mons. Zenari ha rilasciato al telefono di AsiaNews.

leggi l'intervista  su ASIA NEWS
http://www.asianews.it/notizie-it/Nunzio-vaticano:-Per-la-Chiesa-in-Siria-è-tempo-di-uscire-all'attacco-e-non-stare-a-guardare-24257.html