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martedì 6 marzo 2012

Il fondamento della pace

Ignace IV Hazim - Patriarca Greco-Ortodosso - Damasco - Sirya.

“Non puoi in nome di Dio uccidere l’uomo; non puoi in nome di Dio disprezzare l’uomo; non vi è uomo di prima categoria e un uomo di decima categoria.
Dio non ha creato gli uomini secondo determinati gradi e livelli.
Egli dà la grazia a tutti; la Sua immagine è in ogni uomo senza distinzione alcuna. Con queste parole noi ci rivolgiamo ai nostri tempi dove sentiamo di persone che nominano Dio, da una parte, e uccidono dall’altra.
Non vi è giustificazione per l’omicidio per chi lo commette a prescindere dalle motivazioni. Non vi è giustificazione per uccidere l’essere, che Dio ha rispettato, perché la vita dell’uomo proviene da Dio e a Dio tornerà non per mano dell’uomo ma per mezzo di Colui che dette vita all’uomo.
Occorre ridare all’uomo la propria santità essendo fatto ad immagine e somiglianza di Dio, un’immagine di cui molti non parlano più.
Abbiamo visto gente che si spara a vicenda.
Abbiamo visto persone che sgozzano un uomo come fosse un agnello. Ma come possiamo evocare il nome di Dio, uccidendone i figli e dire poi che adoriamo Dio?
Mi auguro con queste parole, che non ho avuto il tempo di preparare, che tutti sentano la necessità di “leggere” l’uomo. Questo uomo deve essere “letto” perché si sappia il perché Dio volle crearlo.
Ringrazio tutti coloro che mi hanno ascoltato e chiedo a Dio di illuminare tutti perché sappiano che Dio non creò l’uomo per essere sgozzato, ucciso, reso povero o disprezzato.”