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martedì 14 agosto 2018

Preghiera per la Siria, nostro amato paese


Signore Gesù Cristo, tu che sei apparso al tuo discepolo Paolo nel cielo di Damasco, come sei apparso in questa casa al tuo discepolo Anania, e hai donato loro il tuo amore, la tua forza e la tua pace, per la loro intercessione ci chiediamo di custodire la Siria, nostra patria, da ogni male.
Ti supplichiamo, per intercessione di tua Madre, la Vergine Maria, la cui preghiera non è mai respinta, di fare dono, a noi e a tutti i fratelli e le sorelle di Siria, della grazia di una vera appartenenza a questa nostra patria preziosa, così da essere sempre cittadini onesti, sinceri e integri, per potere svolgere il nostro ruolo attivo nella costruzione di questo nostro paese, che tu ha preso proprio come punto di diffusione su tutta la terra della tua luce e del tuo amore.
Possa esso rimanere terra di pace e amore, di fratellanza e di stabilità, e faro per tutto il mondo.
Amen!

  (Preghiera affissa sulla porta della cappella di Sant'Anania nella città vecchia di Damasco)

AUGURIAMO BUONA FESTA DELLA ASSUNZIONE DI MARIA AL CIELO A TUTTI GLI AMICI DI ORA PRO SIRIA! 
Prayer for our beloved country Syria

Lord Jesus Christ, who appeared to Paul your apostle in the sky of Damascus, and appeared in this house to your disciple Ananias. Just as you gave them your love, power and peace, so we ask you, through their intercession to save our homeland Syria from every evil.
We beseech you, through the intercession of your mother, the Virgin Mary, tu whom you never refused grace, to give us and to all our brothers and sisters of Syria, the gift of affiliation to our precious homeland so that we would be always righteous, honest, and pious citizens, and so that we would play our part effectively in building this homeland which you made the starting point for your light and love to the whole world.
May it remains the land of peace, love, brotherhood and stability, that it would be a lighthouse to the entire world.
Amen!

(Prayer posted on the door of the chapel of St.Ananias in the old city of Damascus)

mercoledì 2 maggio 2018

Domenica 6 maggio in Siria giornata di preghiera per la Pace


Domenica 6 maggio tutta la comunità cristiana di Aleppo e le Parrocchie della Siria intera si uniranno nell'implorazione a Dio e alla Santa Vergine 
per ottenere il dono della Pace.
Questo il tema della Giornata: 
" Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo...
Non rimanga turbato il vostro cuore" ( Gv 14,27)


Ci uniamo alla preghiera dei fratelli siriani, facendo nostre le parole di Sant' Agostino : "Poiché il Signore manda a vuoto i pensieri dei popoli e respinge i disegni dei potenti"

mercoledì 21 febbraio 2018

Digiuno e preghiera per la Pace nel mondo

Accogliamo l'invito di Papa Francesco a vivere una giornata di preghiera e digiuno per la Pace oggi tanto minacciata nel mondo . In particolare, oltre ad offrirla per le popolazioni del Congo e del Sud Sudan come ci ha chiesto il Papa, preghiamo per la popolazione della Siria stremata dal conflitto, che entra nel suo ottavo tragico anno.


" Dinanzi al tragico protrarsi di situazioni di conflitto in diverse parti del mondo, invito tutti i fedeli ad una speciale Giornata di preghiera e digiuno per la pace il 23 febbraio prossimo, venerdì della Prima Settimana di Quaresima".
""Il nostro Padre celeste ascolta sempre i suoi figli che gridano a Lui nel dolore e nell’angoscia, «risana i cuori affranti e fascia le loro ferite» (Sal 147,3).
Rivolgo un accorato appello perché anche noi ascoltiamo questo grido e, ciascuno nella propria coscienza, davanti a Dio, ci domandiamo: “Che cosa posso fare io per la pace?”. Sicuramente possiamo pregare; ma non solo: ognuno può dire concretamente “no” alla violenza per quanto dipende da lui o da lei. Perché le vittorie ottenute con la violenza sono false vittorie; mentre lavorare per la pace fa bene a tutti!".

Qui alcuni strumenti per la Preghiera per la Pace :
http://oraprosiria.blogspot.it/p/blog-page_2.html

martedì 31 maggio 2016

Giornata mondiale di preghiera con i bambini della Siria: Bambino Gesù, donaci la pace!

La Giornata Internazionale del Bambino – ha detto il Papa – sarà in Siria l’occasione, mercoledì prossimo, per una speciale preghiera che unirà le comunità cattoliche ed ortodosse:  “Vivranno insieme una speciale preghiera per la pace che avrà come protagonisti proprio i bambini. 
I bambini siriani invitano i bambini di tutto il mondo ad unirsi alla loro preghiera per la pace."
PiccoleNote,  30 maggio 2016

Per il primo giugno, nella giornata internazionale del bambino, i patriarchi e i vescovi cattolici e ortodossi della Siria hanno chiesto ai bambini del loro Paese di unirsi in preghiera perché sia concesso al loro Paese il dono della pace.
Una iniziativa promossa dalla Chiesa che soffre, che domenica papa Francesco ha invitato ad accogliere e ad accompagnare con la nostra, certo più povera, preghiera.
Bello che come “patrono” di tale momento di preghiera sia stato scelto il bambino Gesù che con una mano regge il mondo e con l’altra lo benedice (nel caso specifico la statuetta di Praga). Quel bambino Gesù che, come i bambini siriani, ha voluto farsi inerme nonostante la sua onnipotenza. E come loro ha conosciuto l’odio del mondo, tanto da dover essere riparato da Maria e Giuseppe, esule, in Egitto.
Una preghiera bambina alla quale così, di lontano, possiamo partecipare per grazia anche noi, poveri peccatori. Di fronte alla potenza del mondo, tale iniziativa palesa tutta la sua inermità. 
  Che però può dire, con le parole di papa Benedetto XVI: Signore «ti ringraziamo per la tua bontà, ma ti preghiamo anche: mostra la tua potenza».
Marmarita

1° Giugno 2016: I Patriarchi della Siria lanciano 

un appello ai nostri bambini:

" La giornata internazionale dell'infanzia è celebrata il 1° Giugno, al fine di promuovere la dignità e i diritti del fanciullo. La dignità speciale dei bambini è al centro del messaggio cristiano. Gesù ha benedetto i bambini, li ha stretti al suo cuore, e ha promesso il regno dei cieli alle persone che assomiglino loro. Il Salvatore stesso è venuto al mondo come un bambino indifeso che ha dovuto subire la povertà, la persecuzione e l'esilio.

Nel nostro paese, la Siria, i bambini sono i fratellini e le sorelline di Gesù bambino che soffre. Da più di 5 anni essi sono feriti, traumatizzati, uccisi da una guerra crudele. Molti hanno perso i loro genitori e tutto ciò che era loro caro. Tanti bambini sono nati durante la guerra e non hanno mai conosciuto la pace. Le loro lacrime e le loro sofferenze gridano verso il cielo.
Ecco perché i bambini cristiani di molte città della Siria ( Damasco, Aleppo, Homs, Tartus, Marmarita ) vogliono unirsi il 1° giugno nella preghiera in questa "giornata internazionale del bambino" e pregare insieme perchè la pace si stabilisca, finalmente. 
Noi, patriarchi cristiani di Siria, vorremmo invitarvi tutti a partecipare a questa preghiera. "

Il 1° Giugno, a mezzogiorno, per favore pregate in comunione con i bambini della Siria:
O Cristo, re dell'universo,
Ti chiediamo di benedire I bambini della Siria.
Tu che sei l'unico a poter portare la pace,
Ti supplichiamo:
Proteggi e salva i bambini di questo paese!
Esaudisci ora le nostre preghiere!
Non indugiare più a lungo a offrire la pace al nostro paese!
Guarda le lacrime dei bambini,
Asciuga quelle delle loro madri,
Fa' infine cessare le grida di dolore.
Amen


«Speriamo che questa azione non finisca finché brilli la luce della pace», affermano i vescovi siriani.  In particolare i bambini nelle scuole e nelle parrocchie del mondo intero sono invitati a partecipare ad incontri di preghiera per i loro coetanei in Siria.

sabato 7 maggio 2016

“Per te preghiamo, Aleppo”: 8 maggio 2016 giornata mondiale di preghiera per Aleppo


Pray for Aleppo   08/05/2016
صلِّ من أجل حلب 
Prions pour Aleppe 
Preghiamo per Aleppo 
Carissimi amici, La situazione ad Aleppo in questi ultimi tre giorni e' un poco piu' calma. Ho visitato i feriti e le case distrutte negli ultimi attacchi: che pena e dolore!  
Abbiamo indetto Domenica una giornata di preghiera per Aleppo e per la pace in Siria 
Per favore, unitevi a noi. 
Saluti da Aleppo.
+Georges Abou-Khazen


“Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio” (MT 5,9).
Un invito a tutti i giovani del mondo e del mondo salesiano a partecipare alla giornata di preghiera per la città di ALEPPO, l’8 maggio 2016

“Per te preghiamo, Aleppo”.
Preghiamo per tutti i bambini, i giovani e gli anziani, sui quali si aggira l'ombra della morte:

O Regina della Pace, prega per noi.

O Principe della Pace, dona a noi la Pace.

giovedì 4 settembre 2014

Una giornata di preghiera e un rosario di pallottole

Ad un anno dalla giornata di preghiera e digiuno indetta da Papa Francesco per la Siria, il Coordinamento Nazionale per la Pace in Siria propone un momento di preghiera e riflessione per questo martoriato Paese e per i suoi fedeli














Le foto di Samaan Daoud mostrano una Aleppo distrutta e Monsignor Georges Abu Khazen (successore di  Monsignor Nazzaro ed attuale Vicario Apostolico di Aleppo) con un rosario di pallottole fatto con i proiettili raccolti intorno alla sua sede di Aleppo


























LE INTENZIONI DI PREGHIERA DA NOI  PROPOSTE : 

A un anno dalla storica Giornata di Preghiera per la Pace in Siria proclamata da Papa Francesco,  rinnoviamo oggi con le parole del Papa il grido al Cielo per la Pace in Siria, da parte di tutto il popolo cristiano:
Per i nostri fratelli in Siria indifesi e perseguitati, ricordando che sono nel cuore della Chiesa e che la Chiesa soffre con loro ed è fiera di loro, fiera di avere tali figli, perché sono la sua forza e la testimonianza concreta e autentica del suo messaggio di salvezza, di perdono e di amore,  perché il Signore li benedica e li protegga sempre, preghiamo:

Ricordando le parole di Papa Francesco, che ci ha detto che la chiesa è Madre e, come tutte le madri, sa accompagnare il figlio bisognoso, sollevare il figlio caduto, curare il malato, cercare il perduto e scuotere quello addormentato e anche difendere i figli indifesi e perseguitati, preghiamo per i nostri fratelli cristiani che soffrono persecuzione in Siria, in Iraq e in molte parti del mondo. Perché il Signore li accompagni e sostenga il loro cammino, preghiamo:




Un anno fa ero a Damasco... Attorno a me si muoveva, in quei giorni, un'umanità sbigottita, spaventata, disorientata.  L'incontravo la mattina,  mi fermava per strada, mi chiedeva "Veramente Obama ci vuol bombardare? Veramente l'America e voi Europei non  capite quel che  succede  qui? Non lo  vedete? Siamo assediati....bombardandoci ci condannerete a morte... Dopo i vostri aerei arriveranno quelli con le bandiere nere, quelli che dicono di uccidere nel nome di Dio e ci spazzeranno via...Come potete permetterlo? Non siete Cristiani anche voi?"....
   leggi il racconto di Micalessin :  http://www.ilgiornale.it/news/mondo/siria-preghiera-pace-1049092.html


Noi con voi dal cuore della Siria .........

Papa Francesco ci chiama al digiuno e alla preghiera. Ci chiede di farlo per la situazione tragica della Siria, per trovare la strada del confronto, della mediazione e abbandonare l’ingiustizia e la follia di un intervento armato che porterebbe ancora più morte e distruzione. Ma non solo.
«C’è un giudizio di Dio». Non affrettiamoci a liquidare questa frase pensando a coloro che hanno usato le armi chimiche, chiunque essi siano. Anche chi ha fatto a pezzi i cadaveri, e ha gettato la carne dei morti ai cani ha passato la linea rossa. Anche chi stupra, chi uccide i bambini sulle ginocchia dei genitori, chi massacra con disprezzo, in Siria e altrove. Chi fa, con la guerra i propri interessi, chi la usa per affermare la sua politica… Ma anche chi fa a pezzi i bambini nelle nostre cliniche dell’aborto, chi elimina gli "inutili" e gli anziani, chi perseguita la libertà di coscienza. È la stessa logica: ne stiamo passando tante, di linee rosse. Su tutto questo, «c’è un giudizio di Dio»… Non affrettiamoci a far giustizia, se non siamo disposti a cominciare da noi stessi.

............ leggi il racconto delle Monache Trappiste:  http://oraprosiria.blogspot.it/2013/09/noi-con-voi-dal-cuore-della-siria.html

lunedì 1 settembre 2014

"Se crollasse la Siria, per il Medio Oriente sarebbe una catastrofe"




























Giornata di preghiera per la Pace in Siria 
7 settembre 2014
a Roma
celebrazione liturgica in rito greco bizantino 

presieduta da Mons. Mtanoius Haddad 

Procuratore del Patriarca Greco Melkita Cattolico

presso la Basilica di Santa Maria in Cosmedin
Piazza Bocca della Verità , Roma, Ore 10.30


1 settembre: memoria di san Simeone stilita. Preghiamo perchè per la sua intercessione la Pace e la sicurezza tornino in Aleppo e in Siria

Intervista al Vicario Apostolico di Aleppo, mons. George Abu Khazen, in cui esprime i suoi timori per la situazione nel martoriato paese e spiega perché oggi sia fondamentale salvare lo Stato Siria




Roma, (Zenit.org)
 di  Naman Tarcha


ZENIT lo aveva già intervistato alcuni giorni fa in occasione di un incontro durante il Meeting di Rimini, al quale aveva partecipato insieme al suo predecessore Giuseppe Nazzaro. Tuttavia il Vicario Apostolico di Aleppo, George Abu Khazen, vescovo dei Latini in Siria, ha ancora tanto e tanto da dire. Non potrebbe essere altrimenti considerando che la sua opera si svolge nella città più antica del mondo ancora abitata, e oggi, purtroppo, la più pericolosa. Mite, con il sorriso abituale dei frati minori, ma forte e determinato come le montagne del Libano dove è nato e cresciuto, il presule ha partecipato al Meeting con grande entusiasmo, offrendo una toccante testimonianza durante l'incontro tenuto dal Coordinamento Nazionale per la Pace in Siria. Nei suoi occhi c'è un misto di nostalgia e commozione. Tutti lo cercano, e lui si presta umilmente a interviste e conferenze, cosciente della grande responsabilità verso il suo popolo. "Prima di partire da Aleppo tutti mi dicevano: porta nostri saluti e racconta al mondo ciò che succede a noi!"

Quale è la situazione della popolazione civile oggi in Siria?
Dipende dalla zona, la situazione varia da un posto all’altro, in alcune zone la gente vive in sicurezza lontana dagli scontri, realisticamente tranquilla, anche se tutti i siriani sono stati colpiti, sia personalmente, sia per la presenza di un altissimo numero di sfollati. Le zone degli scontri sono invece molto più pericolose, distrutte e danneggiate. Ad esempio ad Aleppo manca tutto: acqua, corrente, combustibili, aumento spropositato del costo della vita, sommati ad una totale disoccupazione. Gli unici che riescono oggi ad arrangiarsi sono gli impiegati statali e i pensionati, mentre tutti gli altri vivono di aiuti e sussidi. Immaginate un padre di famiglia che arriva alla sera senza poter comprare la cena ai suoi figli! Ovviamente tutto ciò unito alle minacce quotidiane di razzi e colpi di mortaio, a case distrutte e una lista quotidiana di vittime. Tutti i giorni contiamo decine di vittime civili perfino nei quartieri cristiani.

Dopo quattro anni l’Occidente si è accorto che le minacce ai cristiani del Medio Oriente sono una realtà? Ma quale è la vera minaccia?
Mi domando se davvero l'Occidente è preoccupato per le minacce ai cristiani in Medio Oriente. E' un punto interrogativo. Il pericolo più grande è l’espansione dell’estremismo: l'esempio più eclatante è il cosiddetto Stato Islamico, che rappresenta oggi un vero pericolo non solo per i cristiani, ma per tutte le minoranze etnico religiose, oltre all’Islam moderato. I cristiani di Aleppo ad esempio vivono quotidianamente con il timore e la paura, perché l’IS è a soli 20km di distanza dal centro della città. Se mai l’Is dovesse arrivare ad Aleppo, una città già di per sè molto complessa, non ci sarà scampo e sarà una distruzione totale.

L’Occidente teme più per la sorte dei cristiani o per i propri interessi?
Per me l’Occidente di sicuro non è preoccupato per i siriani cristiani, perché in quattro anni quando erano davvero in pericolo nessuno ha mosso un dito. Anzi, ci accusavano di essere schierati, di stravolgere le realtà, di dire il falso, e che sbagliavamo in tutto. Se si sono mossi oggi è per altri motivi. In Occidente si mobilitano tutti per salvare un animale minacciato di estinzione e proteggere il suo habitat, mentre intere popolazioni etniche e religiose vengono sradicate dalle loro terre d’origine dove vivono da secoli, e nessuno apre bocca.

Quale è la situazione dei villaggi cristiani nella provincia di Idlib?
A Ghassaniyeh la presenza dei cristiani è stata cancellata totalmente, non sappiamo nulla delle chiese e dei conventi, se sono stati distrutti, bruciati o saccheggiati. Nelle altre tre Kunayeh, Yakibiyeh e Jidayde è rimasto un piccolo nucleo di famiglie cristiane: circa 700 persone con due frati, che servono i loro parrocchiani spiritualmente e socialmente. Le parrocchie cattoliche e quelle ortodosse sono rimaste invece senza nessuno. Quando sono entrati i jihadisti dello Stato Islamico, avevano ordinato nei villaggi di togliere tutti i simboli cristiani, croci, statue e immagini sacre, dentro e fuori le chiese e le abitazioni, obbligando le donne a coprirsi. Oggi invece sono sotto altri gruppi armati ma con il pericolo continuo dei saccheggi.

L'Occidente ha ignorato a lungo i timori della Chiesa in Siria. Essa, però, è divenuta oggi un punto di riferimento per tutti?
La Chiesa in Siria non è schierata politicamente, ha sempre adottato una posizione obiettiva perché raccontava la verità e la realtà dei fatti, anzi tanti l’hanno accusata ingiustamente di essere di parte. Il suo obiettivo era salvaguardare il Paese e i suoi cittadini, in particolare i cristiani, perché aveva una chiara visione di come sarebbero andate le cose. Ed eccoci oggi, vediamo cosa accade. Era una posizione profetica piuttosto che una posizione schierata. La Chiesa in Siria è attualmente molto vicina ai cittadini, sia cristiani che non: nessun vescovo ha lasciato la sua gente, nessun parroco ha abbandonato la propria parrocchia, le nostre possibilità sono limitate ma offriamo soccorso ed aiuto concreto. Ospitiamo tutti i siriani sfollati senza distinzione: cristiani, cattolici, ortodossi, e musulmani. Il popolo siriano, abituato alla convivenza pacifica, oggi è coeso più di prima, e ha riscoperto in questi momenti difficili il vero volto della solidarietà, della carità e dell’accoglienza dell’altro, e forse questo è un segno in un mondo marchiato dall’individualismo e dal razzismo.

Perché oggi è fondamentale salvare la Siria?
Se crollasse lo Stato siriano, con tutto ciò che rappresenta  - e non parlo di un governo, ma dello Stato Siria - sarebbe una vera catastrofe che devasterebbe tutto il Medio Oriente. Dobbiamo salvare la Siria, come Istituzione, come idea, con i suoi principi di convivenza, dialogo, moderazione e diversità, ed è questo ciò che tanti purtroppo non vogliono.
La nostra speranza è forte come la nostra fede. Il mio destino, quello di questa comunità e di questo Paese, non è nelle mani di un singolo, né di una forze regionale, né di una potenza mondiale, ma nelle mani di Dio, e questo destino lo riprenderemo per ritornare ad essere testimonianza vivente per gli altri, in tutto il Medio Oriente.

http://www.zenit.org/it/articles/se-crollasse-la-siria-per-il-medio-oriente-sarebbe-una-catastrofe

giovedì 21 agosto 2014

Alziamo al Cielo la nostra voce: 7 settembre per la Siria



Cari amici,


mancano soltanto pochi giorni per la commemorazione del primo anniversario di quella fatidica e storica giornata di preghiera mondiale indetta dal nostro Padre Francesco.

Quel giorno memorabile è servito certamente a scongiurare una guerra di invasione che poteva rivelarsi una catastrofe mondiale. Vi erano parecchi interessi in gioco,  non tutti avrebbero accettato di far tacere le proprie armi permettendo di fare scempio di quello che restava ancora in piedi nella nostra amata terra siriana: patria del cristianesimo nascente in cui si radicò e si sviluppò e da qui poi si propagò nel mondo intero.

La preghiera voluta dal Padre di tutti, alla quale aderirono uomini e donne di ogni religione, evitò la guerra. L'effetto immediato di quell'accorato appello al Padre celeste ed alla Beata Vergine Maria, probabilmente ci ha illusi. Difatti, sempre meno i mass media ci parlano della tragedia del popolo siriano, specialmente dei nostri fratelli di fede, e delle città costrette a vivere sotto assedio, di popolazioni che per mesi non hanno acqua, non hanno energia elettrica, perchè i nemici di ogni civiltà e diritto umano hanno interrotto le erogazioni, hanno fatto saltare le condotte, l'acqua è inquinata, molta gente è finita in ormai fatiscenti ospedali che, costretti a subire un embargo, non dispongono più di materiale sanitario. 
Immaginate voi una città di oltre tre milioni di abitanti come Aleppo, come è stata ridotta. Ai mass media tutto questo non dice più nulla. Si danno le notizie che fanno scalpore al momento, poi anche quelle si lasciano cadere nel silenzio. 
Noi non possiamo restare muti, diventando così conniventi, dinanzi a quanto laggiù sta accadendo. 
Ci si era illusi, dopo quella giornata di preghiera, che tutto fosse finito. Invece, quel grido non ha fatto altro che far aumentare l'odio vendicativo contro tutti coloro che aspiravano ed aspirano ad una pace e ad una condivisione umana e civile. 
Invece no! le bande armate nere hanno iniziato a mettere in pratica ciò che hanno sempre minacciato di fare: tutti devono seguire il loro credo infarcito di rivendicazioni fanatiche, di astio e odio contro tutto e tutti. Da qui, genocidi, massacri di inermi, soprattutto di donne e bambini. 
Dinanzi a questa recrudescenza inaudita di odio, soprattutto contro gli innocenti e gli inermi soltanto perchè non sono del loro stesso credo, ho dovuto ricredermi. Questa volta non sono più i belligeranti che si fanno schermo degli innocenti, abbiamo a che fare con gente che al posto del cuore porta un masso di granito. Non si fermano neppure dinanzi alle cose più sacre, tutto ammantato come volontà di Dio clemente e misericordioso, come essi lo invocano iniziando qualsiasi azione.

 Cari amici, il 7 settembre si avvicina e forse neppure ce ne stiamo rendendo conto. Invece non possiamo far cadere nell'oblio questa data, storica per noi figli di Dio che vogliamo realmente che la Misericordia del Padre celeste getti uno sguardo su tutti coloro che stanno soffrendo nello spirito e nel corpo. 
Che Dio Padre abbia misericordia di quanti sono stati uccisi a causa del Vangelo o, semplicemente, perchè non condividevano e non condividono lo stesso credo dei loro persecutori.
Alziamo al Cielo la nostra voce perchè dia forza e coraggio a quanti ancora si trovano nel pericolo di perdere la vita, i beni materiali, la loro terra ... 
Alziamo al Cielo la nostra voce perchè il Padre di misericordia e di bontà getti uno sguardo su coloro che, in suo nome, si sono dichiarati carnefici dei propri fratelli ed abbia pietà anche di loro, perchè "non sanno quello che fanno".

Uniamo i nostri sforzi a quelli di quel gruppo di persone di buona volontà che si propongono la creazione di un movimento per la pace in Siria e che non vogliono che la giornata del 7 settembre di quest'anno 2014 passi sotto silenzio, affinchè il seme gettato dal Padre Francesco l'anno scorso, allora accolto con entusiasmo ed amore, provochi quest'anno lo stesso entusiasmo dandoci i frutti che noi tutti ci auguriamo: Amore, Pace e Fratellanza nel Signore Gesù e nella Vergine Maria. 
Siano Loro a benedirci tutti senza alcuna distinzione.  

Padre Giuseppe Nazzaro ofm, Vicario Apostolico emerito di Aleppo 



“Sconfitta anche la preghiera?" No, rinnoviamo il gesto di pace del 7 settembre scorso


QUI IL MATERIALE E LA PROPOSTA DI PREGHIERA DEL 7 SETTEMBRE

http://oraprosiria.blogspot.it/p/blog-page_2.html

http://www.undicesimaora.net/BLOG/Coordinamento%20Nazionale%20per%20la%20Pace%20in%20Siria.pdf