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sabato 6 luglio 2013

Padre Daniel da Qara: al momento stiamo tutti bene e siamo ancora qui nel monastero e fino ad oggi non siamo più stati attaccati.


 Sta arrivando, certamente, il tempo che tutte le fazioni, comprese le potenze esterne,  si calmino e cerchino la strada della riconciliazione e della pace, cioè, la “mussalaha”. 
Noi supportiamo pienamente questo movimento.  





Mar Yakub   

 mercoledì 28 giugno  – venerdì 5 luglio 2013

Dopo i bombardamenti sul monastero della scorsa settimana, parliamo  un po’ a tavola di come ognuno in Comunità ha trasformato  in modo originale il suo rifugio in un nido.  Infatti, usiamo tanti materassini di spugna, che prima erano usati per gli ospiti.  Adesso, ognuno ne prende due e  eventualmente ancora un altro a destra e a sinistra. Altri materassi ci coprono in caso che crollano pezzi ….  Quando sentiamo il rumore di un elicottero, ci copriamo tutti con i materassi. Nel frattempo, la piccola Fadia, la bebè della famiglia sunnita rifugiata presso di noi, porta gradita distrazione alle suore: sostituisce la sveglia .

Sabato si celebra nell' Oriente e nell’Occidente la festa degli Apostoli Pietro e Paolo.  Pietro e Paolo sono morti per martirio durante l’impero di Nerone. Pietro ha fondato la chiesa di Antiochia in Siria (adesso Antakia in Turchia) dove è stato Vescovo per 7 anni, prima di andare a Roma. In Antiochia la Chiesa era UNA nella sua diversità, con credenti circoncisi e credenti delle nazioni dei gentili. Qui sono stati chiamati  per la prima volta “cristiani”. Per la restaurazione di questa Unità,  si impegna uno dei più promettenti movimenti  mondiali e cristiani dei nostri tempi : Sulla strada del Secondo Concilio… (vedi : www.tjcii.be ). La visione di Paolo nei Romani 11 si sta attuando, perché ci sono sempre più Ebrei che riconoscono Gesù come il Messia, il Figlio di Dio e il Salvatore del  Mondo. Questo è anche un nuovo compito sia per i cristiani sia per i credenti del popolo ebraico. Paolo ha vissuto la sua conversione in Damasco e ha organizzato le sue missioni da Antiochia. In Antiochia ha incontrato la Chiesa che era UNA nella sua diversità.  La nostra comunità è nata proprio come “L' Ordine dell’unità di Antiochia” e per quello vogliamo pregare, vivere e lavorare.


Questa domenica c’è un atmosfera pacifica irreale. Sembra  un bellissimo posto di vacanza. Sopra di noi un sole splendente in un cielo di un blu eccezionale. C’è un grande silenzio. Da una parte c’è la montagna Anti-Libano e dall’altra parte il villaggio splende nel sole e dietro ci sono di nuovo montagne. Intorno agli edifici del monastero si estende un' oasi di verde con alberi e verdure. Adesso evitiamo di prendere la piccola colazione nell’atrio, come anche di godere la vista dalla terrazza della torre Romana . Noi camminiamo  il minimo possibile negli  spazi aperti. Diamo tutta l’attenzione alla parola di Gesù che dice nel Vangelo di oggi: “  Nessuno che mette mano all’aratro e poi si volge indietro, è adatto per il regno di Dio».  
Facciamo di tutto per la nostra sicurezza  e intanto restiamo fedeli al nostro impegno: testimoniare l’Amore di Dio per suo Figlio Gesù Cristo in questo luogo per tutta la popolazione. Che il Regno della Pace possa venire presto, anche in Siria!

Oggi è domenica e siccome per tutta la giornata c’è silenzio nel cielo, noi restiamo più a lungo nella ricreazione serale prima di ritornare ai nostri rifugi. Ci ha fatto molto bene l' essere stati tutti insieme. Appena siamo nei nostri rifugi, alle ore 22.16 sentiamo un elicottero che fa due giri sopra di noi e dopo quattro bombardamenti un po’ più lontano. Dopo c’è di nuovo silenzio.

Durante la settimana, ricominciamo la  nostra vita normale  e lavoriamo.  
Dobbiamo ancora pulire tanto le parti del Monastero lesionate. Viviamo con tante limitazioni,  sempre pronti e all'erta, ma  proviamo a vivere  il più lietamente possibile. Abbiamo lunghe serate per approfondire le  nostre conoscenze  su Origene e altri temi interessanti. Ogni sera sentiamo i bombardamenti, ma apparentemente i piloti si sono perfezionati nel leggere le mappe.  Qualunque cosa succederà a questa comunità  e a questo monastero costantemente minacciato, noi saremo grati di ciò che abbiamo realmente vissuto, sofferto e pregato con il popolo Siriano.


Ancora una storia, vera e anche umoristica. Un giornale turco in lingua inglese annuncia che qualcuno ha tagliato un pomodoro in due e ha scoperto che il cuore del pomodoro aveva una chiara forma di croce (accompagnato da una foto bellissima). Una visione spiegava che apparentemente i pomodori sono cristiani e che perciò  “altri credenti” nei  paesi arabi non li possono mangiare. Non è un'idea, di attribuire a questa persona - per questa scoperta mondiale fantastica e scioccante  - il premio Nobel per la biologia, accompagnato da un grande ricevimento sulla prossima asta di verdure e frutta, dove gli invitati si possono bombardare liberamente con pomodori?   

Con tutto il Cuore,
P. Daniel

(traduzione A.Wilking)