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mercoledì 27 febbraio 2013

I MERCANTI DI ARMI

Il 28 febbraio si raduneranno a Roma i mercanti di armi, rappresentati dai loro governanti, per decidere di inviare ai ribelli siriani nuove armi.



"LE FORZE DELLE TENEBRE SEMBRA CHE TRIONFINO SULLA LUCE"



Le forze delle tenebre sanno pescare bene nei momenti in cui tutto il mondo ha gli occhi puntati a Roma sulla Santa Sede, mentre la stessa Santa Sede è impegnata per salutare gli ultimi istanti del grande Benedetto XVI come Pontefice della Chiesa Cattolica.
Per le forze delle tenebre, quelle che sanno solo pescare nel torbido, quelle che non vogliono vedere la luce e preferiscono agire nell'oscurità - non quella materiale - ma l'oscurità delle loro menti, dei loro cuori. Che non si peritano di distribuire armi per distruggere, per ammazzare, per attentare... 
Loro hanno un solo ed unico interesse: trarre il massimo guadagno commerciale dai cosiddetti loro aiuti. 
Non si pongono il problema che il loro aiuto è destinato a distruggere, ad uccidere gente innocente, gente inerme. Tutto questo per l'interesse materiale dei propri Paesi, delle proprie fabbriche. Queste così potranno vuotare i loro depositi e riprendere il ciclo di produzione per poi aiutare (dicono loro) altri popoli ad autodistruggersi, armare altri terroristi.
 E tutto questo lo stanno per decidere Capi di stato e di Governo - con i loro ministri degli Esteri - che hanno deciso di combattere il terrorismo con le loro guerre preventive. Ma sono veramente guerre preventive? O non piuttosto guerre di espansione e di neo colonialismo. 
Sì, perché domani al termine di una guerra civile, combattuta in qualsiasi Paese, questi signori correranno per aiutare nella ricostruzione di quanto loro hanno aiutato a distruggere. E, solo allora, ci si renderà conto che il popolo che crede di aver raggiunto la libertà a caro prezzo, si trova schiavizzato dal neo padrone. 
C'è sempre una FATTURA da pagare e sarà molto alta: prima di essere economica, sarà di servilismo ai nuovi padroni che li obbligheranno a fare quanto vogliono i neo padroni.
Chi vuole riflettere rifletta.

l'osservatore siriano